Benvenuti a Budoia
Situata ai piedi del sistema montuoso del Monte Cavallo fu 
					sito di stanziamenti preistorici come dal toponimo "Cjastelat" 
					sulle prime proppagini della Prealpe Carnica. Reperti archeologici 
					del Neolitico e dell'età del bronzo nonché del ferro son stati 
					catalogati a Dardago nelle località di San Tomè e Casera Saùc, 
					con insediamenti agricolo-pastorali. Il contesto era prevalentemente 
					boscoso e da lì i primi sfruttamenti da cui anche il toponimo 
					"Budoja- Budoglia" (=Betulla).
					I primi agglomerati abitativi, pur con sintomi preromani, si 
					articolarono in epoca romana quali "vici" e "pagi" nei primi 
					secoli dopo Cristo, emergenti nei siti più favorevoli quali 
					nel fondovalle e nella pianura.
					Il cristianesimo pervenne qui dall'antichissima pieve di San 
					Giovanni di Polcenigo incentrandosi nella pieve di Dardago, 
					divenuta indipendente nel XVIII sec., e da codest'ultima pervennero 
					le parrocchie di Budoia (1869) e Santa Lucia (1898).
					Civilmente e in parte feudalmente queste tre "ville" dipesero 
					dalla giurisdizione del castello di Polcenigo, sia in epoca 
					patriarcale aquileiese come in quella veneziana.
					Appare assai definita la fisionomia di comunità contadina sia 
					a Coltura come in Budoia dove sono attestate due "cente" o "cortine" 
					(forme di circuito fortificato a difesa delle ville rurali (XIV 
					- XV - XVI sec.)) pur sempre sotto la signoria dei signori Polcenighesi.
					Queste "ville"seguirono le sorti politiche del Friuli. Sin al 
					1420 sotto il patriarcato di Aquileia, poi sotto Venezia, quindi 
					alla Francia, all'Austria ed infine all'Italia. Nel 1499 il 
					territorio di Budoia fu desertificato dalle feroci invasioni 
					dei Turchi tristemente famosi in tutta questa nostra pedemontana. 
					Le cronache inoltre ricordano danni provocati dai disastrosi 
					terremoti del 1311, 1348 e 1511.
					Questa comunità, come del resto tutta la pedemontana fu interessata 
					dall'emigrazione a cominciare dall'epoca veneta e, più massicciamente, 
					alla fine del 1800 con flusso migratorio verso l'Europa e le 
					Americhe, soprattutto negli anni venti.
